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“TIME FOR NATURE” - GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE


(Fotografia di Lucilla Sorrento)

Oggi è la giornata mondiale dedicata all’ambiente!

Questa ricorrenza viene festeggiata ogni anno il 5 giugno ed è stata celebrata per la prima volta nel 1974. È stata scelta questa data per ricordare la prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente tenuta a Stoccolma dal 5 al 16 giugno del 1972; proprio in questa occasione fu adottata la Dichiarazione di Stoccolma che definì i 26 principi sui diritti e le responsabilità dell’uomo in relazione all’ambiente. L’obbiettivo di questa

celebrazione è quello di ricordare l’importanza dell’ambiente e ci invita a prendere consapevolezza delle principali problematiche ambientali. Ogni anno viene scelto un tema per sensibilizzare le persone sull’argomento. Quest’anno l’attenzione è posta sul drammatico declino della biodiversità del pianeta. Molti ecosistemi sono stati distrutti, degradati, frammentati e solo una piccola percentuale è rimasta intatta. Il tasso di estinzione naturale è fino a 25 specie all’anno, mentre il tasso di estinzione attuale è di 3 specie all’ora, ovvero più di 26000 specie all’anno; questo significa che il tasso di estinzione attuale è circa mille volte superiore a quello naturale. Per questo motivo molti scienziati ritengono che stiamo vivendo la sesta grande estinzione di massa. La perdita di biodiversità può mettere a rischio la fornitura di servizi ecosistemici,

come la disponibilità di cibo e acqua, la regolazione del clima, il controllo dell’erosione del suolo, e questo può compromettere la sicurezza alimentare, il benessere e la prosperità della comunità umana. Il motto di quest’anno è “time for nature”, “tempo per la natura”. Nella giornata di mercoledì 3 giugno 2020 ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha presentato tre report dedicati alla situazione ambientale in Europa e in Italia: il SOER 2020 (State of the Environment Report), l’Annuario dei dati ambientali 2019 che descrive lo stato dell’ambiente in Italia e il

Rapporto ambiente di Sistema che presenta le esperienze regionali. Durante questa conferenza sia il direttore dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, Hans Bruyninckx, che il direttore dell’ISPRA, Alessandro Bratti, si sono soffermati sul tema della biodiversità.

Dai dati raccolti emerge che a livello europeo il 60% delle specie e il 77% degli habitat protetti dalla Direttiva Habitat si trova in uno stato di conservazione sfavorevole. Nella figura sottostante si può notare lo stato di conservazione a livello europeo in cui si trovano i pesci, i rettili, gli anfibi, i mammiferi, gli artropodi e le piante. Molte popolazioni di uccelli mostrano un trend negativo e negli ultimi anni sono andati incontro a

una drastica riduzione; in particolar modo le popolazioni di uccelli legati agli ambienti agricoli si sono ridotte del 32%.

(SOER 2020)

Per maggiori informazioni è possibile consultare il capitolo “Biodiversity and nature” del report sullo Stato ndell’Ambiente in Europa e in Italia (SOER 2020, State of the Environment Report) disponibile sul sito di ISPRA.

Questa è una piccola disgressione rispetto alla scaletta prevista, ma è per sottolineare che il tema della diversità biologia, che stiamo affrontando nel blog, è molto attuale e importante. Prossimamente riprenderemo con il percorso prestabilito e parleremo dello stato di conservazione dei mammiferi marini nel Mar Mediterraneo.

Clarissa Barbieri

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